Con una lettera inviata qualche giorno fa ai sindaci di San Benedetto del Tronto, Grottammare, Fermo, Porto S.Giorgio, Ripatransone, Ascoli Piceno, e al Prefetto di Ascoli Piceno , etc.....l'associazione "Arca 2000" ha chiesto un'ordinanza di divieto di esplosione dei botti e dei fuochi d'artificio a Capodanno, in considerazione dell'effetto dannoso che tale incivile usanza ha su cose, persone e animali.
L'art.703 del c.p. già vieta l'esplosione e accensione di fuochi e giochi pirici senza l'autorizzazione delle autorità; dunque si tratta solo di far rispettare un norma del codice penale che non può certo essere derogata da alcun provvedimento sindacale.
Al momento, solo il sindaco di S.Benedetto del Tronto ha emesso l'ordinanza di divieto, anche se nel 2011 aveva pubblicamente dichiarato di non ritenerla necessaria; vabbè tutti possono ripensarci, l'importante è ritornare sui propri passi e dimostrare che si può cambiare idea, anche se poi alla fin fine, si tratta solo di un atto dovuto, un diritto per i cittadini e un dovere per ogni sindaco.Ma noi italiani non siamo abituati agli atti dovuti, le cose giuste ci sembrano un'eccezione, nell'immane impunità che è diventata la regola.
Non è certo nostro intento santificare qualche sindaco che in tempo di elezioni sposa le cause civili, diventando all'improvviso un paladino della lotta ai petardi e ai vandali, visto che poi in altre occasioni non si ravvisa quell'attenzione verso l'ambiente e la salute di cittadini (vedere inquinamento acustico e quant'altro); tuttavia è senz'altro apprezzabile che le istituzioni ogni tanto si sveglino, fulminate sulla via di Damasco nel raccogliere almeno un appello a fronte di altri mille ignorati; dimostrando che quando si vuole si può, seppure per un solo giorno. Almeno in tempo di Natale, i sindaci colgano l'opportunità per non farsi tanto odiare dai cittadini, colgano l'occasione per cambiare, ora o mai più.
Gli amici degli animali sono molti, ma anche le persone che rischiano il crepacuore e la sordità a causa dei botti: leggono scrivono e sanno far di conto e vanno a votare, anche se certi sindaci pensano ancora di aver a che fare con poveri sudditi ignoranti, analfabeti e schiavi.
Anche se le ordinanze contro l'esplosione dei botti non saranno rispettate e mancherà una seria vigilanza, rimane l'importanza del messaggio educativo, della responsabilità che le istituzioni hanno nel formare le coscienze dei cittadini; per questo sarebbe giusto che l'ordinanza di divieto non rimanesse circoscritta al solo Capodanno, ma fosse resa definitiva per tutto l'anno e con sanzioni molto più alte di 50 euro.
Daniela Ballestra Presidente di "Arca 2000"onlus diritti dell'animale malato
www.arca2000.it
L'art.703 del c.p. già vieta l'esplosione e accensione di fuochi e giochi pirici senza l'autorizzazione delle autorità; dunque si tratta solo di far rispettare un norma del codice penale che non può certo essere derogata da alcun provvedimento sindacale.
Al momento, solo il sindaco di S.Benedetto del Tronto ha emesso l'ordinanza di divieto, anche se nel 2011 aveva pubblicamente dichiarato di non ritenerla necessaria; vabbè tutti possono ripensarci, l'importante è ritornare sui propri passi e dimostrare che si può cambiare idea, anche se poi alla fin fine, si tratta solo di un atto dovuto, un diritto per i cittadini e un dovere per ogni sindaco.Ma noi italiani non siamo abituati agli atti dovuti, le cose giuste ci sembrano un'eccezione, nell'immane impunità che è diventata la regola.
Non è certo nostro intento santificare qualche sindaco che in tempo di elezioni sposa le cause civili, diventando all'improvviso un paladino della lotta ai petardi e ai vandali, visto che poi in altre occasioni non si ravvisa quell'attenzione verso l'ambiente e la salute di cittadini (vedere inquinamento acustico e quant'altro); tuttavia è senz'altro apprezzabile che le istituzioni ogni tanto si sveglino, fulminate sulla via di Damasco nel raccogliere almeno un appello a fronte di altri mille ignorati; dimostrando che quando si vuole si può, seppure per un solo giorno. Almeno in tempo di Natale, i sindaci colgano l'opportunità per non farsi tanto odiare dai cittadini, colgano l'occasione per cambiare, ora o mai più.
Gli amici degli animali sono molti, ma anche le persone che rischiano il crepacuore e la sordità a causa dei botti: leggono scrivono e sanno far di conto e vanno a votare, anche se certi sindaci pensano ancora di aver a che fare con poveri sudditi ignoranti, analfabeti e schiavi.
Anche se le ordinanze contro l'esplosione dei botti non saranno rispettate e mancherà una seria vigilanza, rimane l'importanza del messaggio educativo, della responsabilità che le istituzioni hanno nel formare le coscienze dei cittadini; per questo sarebbe giusto che l'ordinanza di divieto non rimanesse circoscritta al solo Capodanno, ma fosse resa definitiva per tutto l'anno e con sanzioni molto più alte di 50 euro.
Daniela Ballestra Presidente di "Arca 2000"onlus diritti dell'animale malato
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