REGOLARE LA PROFESSIONE VETERINARIA
Da diversi anni l'associazione "Arca 2000" diritti
dell'animale malato (unica associazione che si occupa in Italia di malasanità
animale) chiede ai legislatori di approvare una legge di “Regolamentazione della professione
veterinaria” a tutela della salute dei nostri animali. Attualmente, i
veterinari non hanno alcun obbligo di legge riguardo la compilazione, la
conservazione e il rilascio di cartelle cliniche, la trasparenza
terapeutica, il consenso informato, la specializzazione post laurea e il
pronto soccorso 24h.
Per ben due volte, nelle passate legislature (2004- 2009) una proposta di legge in merito è stata presentata in Parlamento, ma non è mai stata discussa. Nel 2012 è stata approvata una legge di riforma della professione forense (247/2012) mentre la proposta per la regolamentazione della professione veterinaria giaceva da quasi quattro anni dimenticata in Parlamento. Anche gli architetti, gli ingegneri e i medici degli umani hanno precisi obblighi sanciti da leggi dello stato, perfino i parrucchieri devono seguire delle regole di legge nell'esercizio della loro professione, perché i veterinari possono auto regolamentarsi come vogliono, senza render conto ai clienti, agli animali che curano e alla legge?
I tantissimi casi di malasanità animale rendono un quadro drammatico del far west della veterinaria in Italia. Nella maggior parte dei casi, non vengono rilasciati referti scritti nè si compilano cartelle cliniche; i nostri animali, veri e propri membri della nostra vita familiare e affettiva, non hanno alcuna tutela; la loro morte (o danno) per negligenza, imperizia, o condotta omissiva dei veterinari è considerata un semplice "incidente di percorso", destinato a rimanere impunito. In un paese civile non si può tollerare che gli animali continuino ad essere considerati cittadini di serie "b", proprio da chi, per lavoro, dovrebbe perseguire il loro benessere . Chi sbaglia su casi che richiedono la media diligenza del buon padre di famiglia ( come recita il codice) deve renderne conto, mentre la legge deve recepire le istanze che arrivano dalla società civile dove gli animali hanno conquistato un nuovo ruolo sociale e affettivo e sono soggetti di diritti.
Per questo, dobbiamo chiedere all'attuale governo, con forza, che sia considerata l'approvazione di una legge di "Regolamentazione della professione veterinaria
Per ben due volte, nelle passate legislature (2004- 2009) una proposta di legge in merito è stata presentata in Parlamento, ma non è mai stata discussa. Nel 2012 è stata approvata una legge di riforma della professione forense (247/2012) mentre la proposta per la regolamentazione della professione veterinaria giaceva da quasi quattro anni dimenticata in Parlamento. Anche gli architetti, gli ingegneri e i medici degli umani hanno precisi obblighi sanciti da leggi dello stato, perfino i parrucchieri devono seguire delle regole di legge nell'esercizio della loro professione, perché i veterinari possono auto regolamentarsi come vogliono, senza render conto ai clienti, agli animali che curano e alla legge?
I tantissimi casi di malasanità animale rendono un quadro drammatico del far west della veterinaria in Italia. Nella maggior parte dei casi, non vengono rilasciati referti scritti nè si compilano cartelle cliniche; i nostri animali, veri e propri membri della nostra vita familiare e affettiva, non hanno alcuna tutela; la loro morte (o danno) per negligenza, imperizia, o condotta omissiva dei veterinari è considerata un semplice "incidente di percorso", destinato a rimanere impunito. In un paese civile non si può tollerare che gli animali continuino ad essere considerati cittadini di serie "b", proprio da chi, per lavoro, dovrebbe perseguire il loro benessere . Chi sbaglia su casi che richiedono la media diligenza del buon padre di famiglia ( come recita il codice) deve renderne conto, mentre la legge deve recepire le istanze che arrivano dalla società civile dove gli animali hanno conquistato un nuovo ruolo sociale e affettivo e sono soggetti di diritti.
Per questo, dobbiamo chiedere all'attuale governo, con forza, che sia considerata l'approvazione di una legge di "Regolamentazione della professione veterinaria
Associazione “Arca 2000” onlus diritti dell’animale malato
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