Dopo anni di denunce, picchetti animalisti, proteste piovute da mezza Italia, il Comune di Grottammare si è deciso ad emettere un divieto per i mercati degli animali in occasione della Fiera di S.Paterniano del prossimo Luglio.
Si tratta di un provvedimento che non è stato comunicato alle associazioni animaliste nè tanto meno ai mezzi di informazione; solo adesso dopo un' ennesima protesta preventiva con centinaia di mail indirizzate al nuovo sindaco grottese, il Comune si è deciso a comunicare il provvedimento deliberato lo scorso maggio a fine mandato dell'ex sindaco Luigi Merli, il quale si era espresso più volte, in passato, a favore dei mercati di animali da lui considerati una "tradizione" per Grottammare. Come mai il sindaco e la sua giunta lo scorso maggio, e in prossimità della fine del mandato elettorale, hanno cambiato idea? Resta il fatto che il divieto non è un provvedimento definitivo ma fa parte di una delibera riguardante solo la fiera di S.Paterniano del 2013.
Un vero divieto deve avere un carattere definitivo , essere esteso a tutte le fiere, manifestazioni e iniziative di ogni genere, dove l'esposizione e la vendita di animali deve essere vietata a tempo indeterminato. Il Comune di Grottammare non si è mai dotato di un regolamento per il benessere degli animali, più volte richiesto da cittadini e associazioni, pertanto il divieto per la fiera di S.Paterniano ha bisogno di essere ratificato da un provvedimento più ampio su tutto quello che riguarda il benessere degli animali sul territorio comunale.
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Si tratta di un provvedimento che non è stato comunicato alle associazioni animaliste nè tanto meno ai mezzi di informazione; solo adesso dopo un' ennesima protesta preventiva con centinaia di mail indirizzate al nuovo sindaco grottese, il Comune si è deciso a comunicare il provvedimento deliberato lo scorso maggio a fine mandato dell'ex sindaco Luigi Merli, il quale si era espresso più volte, in passato, a favore dei mercati di animali da lui considerati una "tradizione" per Grottammare. Come mai il sindaco e la sua giunta lo scorso maggio, e in prossimità della fine del mandato elettorale, hanno cambiato idea? Resta il fatto che il divieto non è un provvedimento definitivo ma fa parte di una delibera riguardante solo la fiera di S.Paterniano del 2013.
Un vero divieto deve avere un carattere definitivo , essere esteso a tutte le fiere, manifestazioni e iniziative di ogni genere, dove l'esposizione e la vendita di animali deve essere vietata a tempo indeterminato. Il Comune di Grottammare non si è mai dotato di un regolamento per il benessere degli animali, più volte richiesto da cittadini e associazioni, pertanto il divieto per la fiera di S.Paterniano ha bisogno di essere ratificato da un provvedimento più ampio su tutto quello che riguarda il benessere degli animali sul territorio comunale.
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EVVIVA!!!! Un piccolo grande passo per essere migliori! Complimenti a tutti!!!!!! Un grande plauso a Arca 2000.
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