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Visualizzazione dei post da aprile, 2014

tavolo informativo

Una bella giornata di attivismo animalista con Gina, Renato, Roberta, Daniela e Chanel (la barboncina di Gina) Il 29 marzo eravamo presso la galleria del Centro commerciale "Orologio" di Grottammare (Ap) per volantinare e distribuire materiale informativo sulle principali tematiche animaliste, in primis, la malasanità animale. Grazie all'impegno e alla presenza dei volontari di "Arca 2000" abbiamo raccolto numerose firme per la legge di "Regolamentazione della professione veterinaria " che si aggiungono alle 16000 già raccolte in tutta Italia. Non possiamo che augurarci che l'impegno costante e profuso in questi anni ci porti buone nuove sul fronte della riproposta della legge. Intanto continuiamo ad informare i cittadini compagni di animali d'affezione sui loro diritti in campo veterinario e stiamo allargando i referenti del nostro sportello legale. Grazie a tutti coloro che ci sostengono: i soci, i donatori volontari, i tanti ,tantissi

Il primo Museo del Cane in Italia

Bellissima iniziativa a Mondragone (Ce) è nato il primo museo del cane guardate il link!!!! http://www.foof.it/page.asp?g=89&a=204

sofferenza di aragoste e astici vivi con le chele legate

   Condannato per maltrattamento di astici e granchi RINCHIUSI DENTRO IL FRIGO CON LE CHELE LEGATE Il Tribunale di Firenze ha condannato a 5000 euro di ammenda e al pagamento delle spese legali C.B., ristoratore di Campi Bisenzio (Firenze), per aver detenuto aragoste  e granchi vivi sul ghiaccio con le chele legate. La vicenda era scaturita da un  esposto, presentato nell’ottobre del 2012, che denunciava le condizioni di detenzione di alcuni crostacei all’interno di un ristorante di Campi Bisenzio (Fi). Gli agenti della Polizia municipale avevano quindi effettuato un sopralluogo, confermando quanto avevamo denunciato: all’interno di due diversi frigoriferi furono rinvenuti astici e granchi vivi con le chele legate , esposti a temperature tra 1,1 e 4,8 gradi. La Polizia municipale aveva quindi provveduto a informare la Procura della Repubblica di Firenze. Oggi la condanna, ai sensi dell’art. 727 del Codice penale, a carico del titolare del ristorante.   Parere d