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Visualizzazione dei post da dicembre, 2012

BOTTI VIETATI ma non basta......

Con una lettera inviata qualche giorno fa ai sindaci di San Benedetto del Tronto, Grottammare, Fermo, Porto S.Giorgio, Ripatransone, Ascoli Piceno, e al Prefetto di Ascoli Piceno , etc.....l'associazione "Arca 2000" ha chiesto un'ordinanza di divieto di esplosione dei botti e dei fuochi d'artificio a Capodanno, in considerazione dell'effetto dannoso che tale incivile usanza ha su cose, persone e animali. L'art.703 del c.p. già vieta l'esplosione e accensione di fuochi e giochi pirici senza l'autorizzazione delle autorità; dunque si tratta solo di far rispettare un norma del codice penale che non può certo essere derogata da alcun provvedimento sindacale. Al momento, solo il sindaco di S.Benedetto del Tronto ha emesso l'ordinanza di divieto, anche se nel 2011 aveva pubblicamente dichiarato  di non ritenerla necessaria; vabbè tutti possono ripensarci, l'importante è ritornare sui propri passi e dimostrare che si può cambiare idea, anche s

OBBLIGO DI SOCCORSO PER GLI ANIMALI

http://www.tzetze.it/2012/12/incidenti-con-danni-ad-animali-obbligo-di-soccorso.html OBBLIGO DI SOCCORSO PER GLI ANMALI: LA NUOVA NORMA DIVIENE OPERATIVA c'è da chiedersi come si farà con quei veterinari che già in altre occasioni, chiamati per un'emergenza hanno risposto: "lei non è mia cliente, non sto ai suoi capricci......."

Denuncia il veterinario e si trova denunciato

Una vergognosa storia sull'ingiustizia della Giustizia Italiana Voleva giustizia per la sua amata cagnolina Lea, Roberto Marchi , ed aveva tutte le prove per dimostrare che il veterinario non aveva asportato l'utero infetto, come doveva essere per salvar gli la vita , e invece si trova denunciato e condannato per aver messo in dubbio l'operato del veterinario. Nel 2012, questo succede in Italia : chi vuole giustizia per un torto subito si trova da parte lesa e offesa a parte imputata e condannata. Non c'è che una parola: vergogna! L'operato medico e veterinario deve essere messo in discussione e nessuno si deve ritenere intoccabile solo perchè indossa un camice bianco. Come al solito, in Italia, la casta di qualsiasi corporazione , gode di protezione e impunità, mentre il singolo cittadino non è nessuno. Con piacere offriamo le pagine del nostro blog per riportare questa scandalosa notizia, con la speranza che il sig.Roberto Marchi possa procedere nel dif

sfamare i randagi non è reato

http://www.senigallianotizie.it/1327328780/bocciata-nelle-marche-lordinanza-affama-randagi-il-tar-dice-no