Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2013

la polvere sotto il tappeto

N essuna tutela sanitaria per i nostri animali, mentre la casta veterinaria continua a tutelare i suoi iscritt i , sparando a zero su lla nostra associazione che invoca una legge per la tracciabilità del l'operato veterinario leggi tutto: http://arcaduemila.altervista.org/lapolvere.html

I veterinari hanno l'obbligo di aggiornarsi e formarsi, ma..la categoria si oppone

Si ritiene opportuno ribadire che il programma ECM è obbligatorio per tutti i professionisti della salute; gli articoli 16-bis e 16-ter del decreto legislativo 502 prevedono, in generale, l’obbligo formativo per tutti gli operatori della sanità. La Formazione continua è, infatti, un requisito essenziale per il corretto esercizio professionale, ossia per il mantenimento nel tempo dell’abilitazione all’esercizio professionale di ciascun operatore sanitario; in quanto tale, deve essere necessariamente obbligatoria per tutti i professionisti e richiedere regole e garanzie uniformi su tutto il territorio nazionale. Regole e garanzie che sempre di più saranno comuni a tutti i Paesi dell’Unione europea. La verifica periodica dell’abilitazione professionale, ossia la verifica del mantenimento di adeguati livelli di conoscenze professionali e del miglioramento delle competenze proprie del profilo di appartenenza, è possibile attraverso vari strumenti. L’ECM è, allo stato, l’uni

Un Codice deontologico da burletta

Come definire alcuni degli articoli del  Codice deontologico veterinario, tutti dalla parte dei veterinari e non certo degli animali? Analizziamone alcuni : art. 31: “ Il medico veterinario è in ogni caso tenuto a rilasciare al cliente i documenti diagnostici, prescrizioni, copia della relazione clinica ed ogni documentazione ricevuta dal cliente, qualora questo ne faccia formale richiesta   e comunque al termine della prestazione” ( quindi se non li chiediamo perché siamo presi emotivamente dallo stato di salute del nostro animale, ce li scordiamo per sempre….ndr) Appare chiaro che nella circostanza in cui si dovesse verificare la necessità urgente di consultare un altro veterinario, il veterinario “ A ” potrebbe non rilasciare la documentazione, poiché la sua prestazione non risulterebbe terminata! Infat ti , succede che il veterinario negligente si appigli proprio a queste sottigliezze lessicali del codice. Ergo, se non vuole rilasciare la documentazion

La crudeltà istituzionalizzata

    Quando si tratta di animali, la violenza, la crudeltà, la morte riescono ad essere legittimate ed istituzionalizzate. Ci vergogniamo di appartenere ad una società che accetta tutto questo, ci vergogniamo di appartenere alla specie umana! Pioggia di email (altre continuano ad arrivare) da tutta Italia per dire no alla decisione della Provincia di Ascoli Piceno di autorizzare l'abbattimento di 277 volpi, a periodo venatorio concluso ed in pieno periodo riproduttivo, particolarmente per la caccia in tana. “Decisione indegna – si legge in una nota della Lac, lega anti caccia sezione di Ascoli Piceno sottoscritta da molte persone e associazioni - dal punto di vista etico ed empatico: i cuccioli appena nati verranno sbranati dai cani sotto gli occhi indifferenti, forse soddisfatti, dei cacciatori. Uccidere animali indifesi, con metodi tanto atroci, è degno soltanto dell'uomo sadico e non del francescano in questi giorni tanto evocato. Pensiamo che l'ess
  ANIMALOPOLI: giù le mani dagli animali!!! Una casa nuova di zecca? Sì, ma sulle rive del Mar Rosso, a due passi dal paradiso di Sharm El Sheikh. E certo non per qualche cucciolo bisognoso di coccole. Un soggiorno omniconfort? Sì, ma in alberghi di lusso a Malta. E certo non in un canile che accoglie quattrozampe. Cure mediche in una clinica specializzata nella sostituzione dell'intera dentatura in tre giorni? Sì, ma certo non per consentire a Fido di sgranocchiare il suo osso preferito nonostante gli acciacchi dell'età. Dai conti di Enpa (l'associazione nazionale protezione animali che solo nel 2011 «raccoglieva» 11 milioni di euro tra gestione di canili, quote del 5 per mille, donazioni e lasciti) saltano fuori bonifici e pagamenti che fanno rabbrividire i veri volontari. Su tante cifre sospette è in corso un'inchiesta della procura di Genova, che ha in mano riscontri documentali. Parallelamente a una concreta attività animalista, portata avanti