Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da agosto, 2012

Barilla sotto accusa

altro che Mulino bianco: mulino sporco! BARILLA non è più italiana ma americana e usa grano con tassi di micotossine altissimo (ammuffito), derivante da lunghi stoccaggi al prezzo più basso possibile. L'UE nel 2006 ha alzato con un colpo di mano i livelli accettati di micotossine presenti nel grano duro, di modo che tanti paesi potranno produrre grano duro in climi non adatti badando solo alla quantità, distruggendo i contadini del sud italia il cui grano non contiene micotossine e portando al fallimento le industrie sementiere mediterranee. Per esportare pasta in USA - Canada il grano deve avere un tasso di micotossine di circa la metà di quello che la UE accetta per le importazioni di grano duro dagli stessi paesi, così succede che: i prezzi internazionali del grano duro crollano. I commercianti italiani e i monopolisti internazionali acquistano al prezzo più basso possibile da contadini che hanno bisogno di soldi per pagare i debiti, per poi speculare quando tutto il gr

per diventare vegetariani

Cremona, maiali nutriti con i rifiuti: sequestrati 2300 prosciutti dop 20 luglio 2012 ‘Trash food’. E’ questo il nome dell’indagine conclusa dai carabinieri del Nas di Cremona sul contrasto alle attività illecite per i prodotti agroalimentari made in Italy e per la tutela della salute del consumatore. L’indagine, coordinata dal procuratore della Repubblica di Mantova Antonino Condorelli, nasce nella scorsa primavera, quando nel corso di un’ispezione igienico sanitaria presso una struttura agricola del mantovano, che si occupa di allevamento di suini destinati alla produzione di prosciutti tutelati Dop (Parma, San Daniele, Modena), i militari hanno accertato che venivano stoccati ingenti quantitativi di rifiuti speciali di origine animale e vegetale, costituiti da scarti di lavorazione dell’industria alimentare (tra cui prodotti da forno, conserve e residui di prosciutti) venduti da due ditte del settore alimentare (una del mantovano e l’altra della provincia di

chi approva i trasportini prigione

La Brambilla in un articolo del "Corriere della sera" si schiera a favore dei trasportini per gli animali, d'altra parte è lei che ha siglato l'accordo con Trenitalia per il trasporto degli animali sui treni, con le conseguenze di cui sopra abbiamo descritto nel nostro articolo di denuncia: Animali "inscatolati" per ore e costretti in spazi soffocanti, sbatacchiati come valige a mano e considerati alla stregua di un paio di braghe. Complimenti alla Brambilla e a TRenitalia. In un paese civile gli animali viaggiano al guinzaglio e seduti vicino al loro compagno umano ( vedere ferrovie tedesche dbhan) L'Italia ha bisogno di ben altri personaggi per difendere i diritti (veri) degli animali. Ma tanto è , chi ha il potere mediatico, meglio ancora se alla corte di Berlusconi, ha una credibilità e una visibilità che permette di arrivare alla gente tontolona che crede ancora alle favole....italiani svegliatevi! Il trasportino può davvero essere un mezzo micidial

Trenitalia vergognati!

Animali: su Trenitalia trasportati come sardine in scatola! di Daniela Ballestra Gli animali d’affezione, cani e gatti sono stati ammessi a viaggiare su Trenitalia a condizioni a dir poco ingiuste e al limite del maltrattamento. I cani di piccola taglia devono stare rinchiusi in trasportini le cui dimensioni sono uguali ad una gabbia di contenzione, quali che siano le condizioni atmosferiche. Peccato che sui treni tedeschi e austriaci, invece, i cani viaggino vicino ai loro compagni umani, tenuti in braccio o sul sedile. Altre civiltà chiaramente, se per civiltà s’intende anche il modo con cui si trattano gli animali. I nostri amati cagnolini o gatti non sono tigri feroci, e si comportano molto più educatamente delle persone (per non parlare dei bambini). Allora perché ammettere al viaggio in treno gli animali a condizioni al limite del maltrattamento? chiusi in trasportini soffocanti di plastica o addirittura in vere valigette con tanto di cerniera. La conseguenza di tale trattamento