Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da ottobre, 2010

risarcimento per la morte della gatta sbranata

Gatta sbranata, soldi ai disabili di Andrea Costa VICOBELLIGNANO (Casalmaggiore) CR - In beneficenza alla cooperativa 'Santa Federici' il risarcimento avuto per la morte del gatto. E' la storia a lieto fine - tranne che per la gatta Patty - che ha visto protagonisti due vicini di casa residenti al Villaggio Coparde di Vicobellignano. Due mesi fa circa il pastore tedesco di un vicino ha ucciso la gatta di Amedeo Boccazzi. Un'aggressione che, a detta di molti residenti del Villaggio, purtroppo aveva già avuto dei precedenti con vittime altri animali del quartiere. E così Boccazzi ha deciso di querelare il padrone del cane e la storia è passata nell'aula del Giudice di Pace di Casalmaggiore Archimede Rebecchi. Il 12 luglio c'è stata l'udienza conclusiva: Boccazzi ha chiesto 1500 euro di risarcimento, il giudice ne ha proposti 750 e alla fine l'accordo tra le parti è stato raggiunto a mille euro. «Di questi una parte

Cassazione e danno esistenziale per la morte di un animale

Corte di Cassazione: fissato il principio del danno morale per la morte del cane. Tutto nasce da una romantica storia d’amore tra Caterina B., una signora di Siena, e il suo cucciolo yorkshire, il suo migliore amico, l’individuo con cui trascorreva la maggior parte della giornata. La storia si interrompe nel ’97, quando lo yorkshire viene aggredito da un pastore tedesco e viene ucciso, e Caterina cade in depressione. La signora si rivolge al giudice di pace, chiedendo un risarcimento per danni morali alla padrona del cane aggressore, e lo ottiene. Il magistrato dispone che la morte dell’animale ha provocato alla signora “un danno alla sua personalità: la riduzione della capacità e della qualità di vita, tanto da essersi dovuta sottoporre a terapia psicologica”. La signora Francesca F., la proprietaria del pastore tedesco, è stata così condannata al risarcimento dei danni morali per la somma di un milione in mezzo. Il ricorso in Cassazione, tentato da Francesca, non è va

centauro condannato per morte del cane

Innovativa ed originale sentenza del Giudice di Pace di Foggia che, facendo proprio un recentissimo orientamento della Suprema Corte di Cassazione, decide di condannare uno spericolato giovane “centauro”, reo di aver investito con la propria moto un piccolo cane di razza “yorkshire” ,percorrendo ad elevata velocità una strada periferica della città, al pagamento del cosiddetto “danno morale” , oltre alla somma necessaria a risarcire il pregiudizio economico sofferto dal proprietario dello sfortunato animale domestico. I fatti, oggetto della controversia giudiziaria, risalgono a circa due anni fa. Un motociclista foggiano, percorrendo a velocità sostenuta un’arteria stradale della periferia di Foggia , definita a “scorrimento veloce” poiché priva, per un lungo tratto, di incroci e semafori, aveva investito con il proprio veicolo uno sfortunato piccolo yorkshire, sfuggito per una frazione di secondi al controllo del legittimo proprietario. Successivamente allo sfortunato evento, il propr

danno esistenziale per morte del gatto

La pronuncia di Cass. 4493/2009 A seguito del ricovero presso una clinica veterinaria, ad un gatto viene somministrata una trasfusione di sangue infetto, che ne determina il decesso. Accertata la colpa della clinica (che aveva omesso qualsiasi controllo in merito alla qualità del materiale ematico trasfuso), il Giudice di pace di Roma, con sentenza del 30 settembre 2004, aveva dichiarato l’inadempimento del contratto di opera professionale da parte della clinica con condanna alla restituzione del corrispettivo, oltre al risarcimento del danno morale ex art. 2059 cod. civ. in favore del proprietario del gatto per la perdita dell’animale, danno equitativamente determinato in €. 516,46. Interessante, seppure assai breve, la motivazione offerta dalla Cassazione in merito alla possibilità in capo al Giudice di pace di riconoscere un danno morale per la morte dell’animale d’affezione. Afferma infatti che, quando il Giudice di pace decide ex art. 113, comma 2 c.p.c. facendo uso della c.d. e

sollecitiamo la discussione della pdl 2526

dal sito www.arca2000.it Cari amici, il 21 gennaio 2010, la proposta di legge n.2526 "Norme per la regolamentazione della professione veterinaria e tutela sanitaria degli animali d'affezione" è stata assegnata alla Commissione Affari Sociali della Camera, dopo la presentazione della proposta da parte dell'On.Cassinelli il 26/06/2009 Purtroppo, la proposta, non ha ancora nemmeno iniziato il suo iter legislativo, a quasi un anno di distanza; per questo, vi chiediamo di scrivere numerosi al Presidente della Commissione Affari Sociali, Giuseppe Palumbo e all'On .Cassinelli, primo firmatario della proposta, perchè tale iniziativa legislativa possa essere messa all’ordine del giorno per iniziare il suo iter. Si tratta, infatti, di una proposta di legge, che deve porre un argine al triste fenomeno della malasanità animale, con l'obbligo per i veterinari di rilascio,compilazione e conservazione di cartelle cliniche, referti e quanto altro necessario a

quando la vera bestia è l'uomo

Indagini in corso per individuare gli autori del gesto Pitbull gettato in mare con pesi al collo Il cane è stato ripescato morto da polizia e carabinieri: lo hanno annegato con sei kg appesi al collare TRIESTE - Il cadavere di un pitbull ucciso da ignoti è stato recuperato in mare nella tarda mattinata di ieri da personale del Commissariato di Polizia di Muggia (Trieste), che lo ha reso noto solo oggi. I Vigili del fuoco hanno collaborato al recupero del corpo del cane, un esemplare adulto, che galleggiava all'altezza del Circolo della Vela. A segnalare telefonicamente alla Polizia l'accaduto una persona che ha avvistato il cane dalla propria abitazione. PESI AL COLLO - L'animale è morto per probabile annegamento, dato che aveva al collo una pesante catena con attaccati sei pesi metallici del peso complessivo di 6 chilogrammi. Il veterinario giunto sul posto ha confermato la causa del decesso e ha individuato il microchip dell'animale, la cui lettura non ha consent

da sapere

Il veterinario é sempre più chiamato di fronte alle sue responsabilità sia di natura "CONTRATTUALE" (esistenza di un rapporto di contratto che si stabilisce nel momento in cui il cittadino si rivolge al professionista per una prestazione professionale e prevede quindi delle obbligazioni) che "EXTRACONTRATTUALE" (qualsiasi cittadino risponde di un fatto illecito colposo) La condotta del veterinario deve essere valutata secondo i parametri di MEDIA DILIGENZA - PRUDENZA - PERIZIA. La responsabilità trova il suo fondamento nell'elemento della colpa inteso come partecipazione psicologica ad un comportamento negligente. In ambito penale, il comportamento del veterinario può essere sanzionato da questi articoli: art.43 C.P. - (elemento psicologico del reato)

sportello legale malasanità animale

L'associazione "Arca 2000" diritti dell'animale malato offre agli utenti del sito www.arca2000.it la possibilità di usufruire di consulenza legale in caso di episodi di malasanità animale, con danno o morte del proprio pet. Due legali esperti in materia, per il nord , centro e sud Italia, potranno analizzare caso per caso e valutare eventuali responsabilità medico veterinarie. Per saperne di più, visita il sito www.arca2000.it e clicca il link "consulenza legale malasanità animale"

Investe un cane e non si ferma:multato

Investe un cane e non si ferma a prestare soccorso e per questo viene multato per quasi 400 euro. Prima applicazione della Polizia stradale di Ascoli del nuovo articolo 289 del codice della strada che sanziona chi non si ferma a prestare soccorso dopo aver investito un animale. fonte: messaggero 20/10/2010