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La scomparsa dei fatti

L'Italia è al 40° posto nella lista redatta da "Reporter sans frontières" per la libertà d'informazione. Troppo spesso assistiamo alla scomparsa dei fatti:

Diciamo no alla stampa “ad personam” che nasconde la sofferenza degli animali
Appello promosso da: “Arca 2000” onlus diritti dell’animale malato- www.arca2000.it

Cari amici, con molto rammarico, abbiamo riscontrato in questi giorni, la censura operata da certi giornali locali, che ci hanno tolto la voce, per esprimere le ragioni del nostro dissenso sulla fiera di animali di S.Martino a Grottammare. La redazione del “Messaggero” di S.Benedetto- Ascoli , è stata sommersa dalle vostre mail di protesta, e di questo vogliamo ringraziarvi tutti. Peccato però, che invece di pubblicare i comunicati della nostra associazione, la redazione del “Messaggero” così come il portale online “Riviera Oggi” (si allega articolo e links) si sono prodigati a riportare i comunicati del sindaco, che riferiva di “rassicuranti controlli” sugli animali, disposti con la Forestale e la Asur! La verità è che i controlli non servono a nulla e non tolgono il connotato di barbarie della cattività in cui sono tenuti gli animali, venduti come un paio di mutande, senza alcuna considerazione dello stress psichico a cui sono sottoposti nelle le fiere e i mercati ( folla, condizioni climatiche, voci, luci, alterati stati di sonno veglia, manipolazioni, etc......)
Abbiamo inviato numerosi comunicati ai giornali locali, per smentire le dichiarazioni del sindaco, che si dichiara “aperto ad ogni suggerimento delle associazioni animaliste” Nulla di più falso! Ci ha minacciato di querela, e se veramente avesse tenuto in conto i nostri suggerimenti avrebbe dovuto vietare(come tanti altri comuni italiani) le fiere con gli animali. Invece il sindaco dichiara dalle pagine del “Messaggero” che la fiera di S.Martino è soprattutto una fiera di animali e anche quest’anno si è voluto dare un segno di continuità alla cosa. E poi nelle conferenze stampa dice “ di non poter vietare le fiere con animali” Noi avremmo avuto qualcosa da dire in merito, invece la stampa tace e acconsente.
Facciamogli capire che noi, l’informazione ce la facciamo da soli, e che la verità tanto viene a galla.

Potete Lasciare i vostri commenti in merito anche su:

http://www.rivieraoggi.it/2011/11/12/131167/san-martino-tanta-gente-ma-un-po-troppo-alcol-fra-i-ragazzi/

http://www.rivieraoggi.it/2011/11/09/130999/fiera-di-san-martino-con-463-espositori-%E2%80%9Cla-sua-forza-e-la-tradizione%E2%80%9D/

uniamoci tutti numerosi, alla protesta, per dimostrare che l’informazione ce la facciamo da soli, perché noi siamo persone libere. Scrivete l’appello sottostante (copia e incolla) e inviatelo a i seguenti indirizzi (grazie):

info@rivieraoggi.it
sbenedetto@ilmessaggero.it

cc: ordinegiornalisti@pec.odg.marche.it ; segreteria.direttore@ilmessaggero.it; arcanimali@tiscali.it; sindaco@comune.grottammare.ap.it;


Spett. Organi in indirizzo, siamo veramente allibiti dal sapere che i comunicati stampa delle associazioni animaliste (che smentiscono molti contenuti riportati dai vostri articoli sulla fiera di S.Martino e il mercato degli animali) non sono mai stati citati come contraddittorio, negli articoli da voi scritti. Un paese democratico, non può ignorare la voce di chi rappresenta i diritti degli animali, secondo una stampa libera, trasparente e civile. Solo grazie al web, possiamo essere informati dalle associazioni animaliste, su come stanno veramente le cose e farci un’opinione sulla verità dei fatti. Ormai per noi ,il comune di Grottammare è da annoverare tra quelli più arretrati in fatto di rispetto per gli animali e per questo ci guarderemo bene dal trascorrervi le vacanze e tanto meno di frequentarne i mercati. I controlli, tanto sbandierati dai vostri giornali, non servono a nulla, perché non tutelano gli animali dalla cattività forzata in cui sono tenuti per ore, quando sono proposti come merce sulle bancarelle di un mercato. Ci meravigliamo che il sindaco di Grottammare, si ostini a sostenere questo mercato da medioevo, parlando di tradizione. Allora perché non riabilita anche il mercato degli schiavi (magari neri)?
Ci meravigliamo, che in un paese del centro Italia,permanga una mentalità così arretrata, e una stampa così poco pluralistica. Nessuno parla degli animali, come esseri senzienti, con una loro vita emotiva e psichica degna di rispetto e suscettibile di stress. Per quanto leggiamo, sembra che stiate parlando di fenomeni da baraccone, da esporre alla curiosità della folla come attrazioni. “I cuccioli però erano un po’ impauriti e tremolanti”ammette una cronista, anche se i controlli sono stati super efficienti. E poi ancora: “I cuccioli esposti alla vendita in fondo erano sani”. E già, l’importante che i cuccioli fossero sani, in fondo anche gli schiavi in vendita dovevano essere sani e muscolosi. E allora? Tutto accettato, legittimo, sdoganato.

In Italia, la stampa è parzialmente libera, i risultati sono sotto gli occhi di tutti: un paese fermo al medioevo, quando era normale portare gli orsi in catene e in gabbia nei mercati!

Che vergogna!

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