gli articoli di Iezzi
“Animalisti dipinti come persecutori di poveri venditori ambulanti che amano i loro animali quanto e più di altri.....” così il giornalista Marcello Iezzi del Resto del Carlino( cronaca di S.Benedetto del Tronto –Ascoli - si allega) accoglie le centinaia di mail di protesta inviate da tutta Italia alla redazione del “Resto del Carlino Marche” per protestare contro la vendita di animali alla Fiera di S.Martino dell’11 novembre a Grottammare (Ap)
Protestiamo contro tale indecente articolo, che offende il duro lavoro di tanti animalisti per il rispetto degli animali. Come al solito, chi difende gli animali viene dipinto come un' estremista, integralista, fanatico e quanto altro....
Facciamogli capire che il buon giornalista, dovrebbe limitarsi a riportare i fatti e non scrivere opinioni personali “ speciste e razziste” che colpevolizzano chi difende gli animali e graziano chi ne fa commercio per meri fini di lucro.
Come si può scrivere di tutela e amore degli animali, senza averne la benchè minima cognizione di causa? E’ come se un meccanico scrivesse di finanza o un biologo fosse invitato a dissertare di filosofia e arte. Forse il giornalista Iezzi non sa cosa vogliano dire le parole “rispetto e amore per gli animali”, proviamo a spiegarglielo inviando (copia e incolla) il testo sottostante :
cronaca.ascolipiceno@ilcarlino.net
cc: ordinegiornalisti@pec.odg.marche.it
arcanimali@tiscali.it
Spett. Resto del Carlino redazione Ascoli-S,Benedetto del Tronto, abbiamo letto gli articoli usciti sul Resto del Carlino a firma di Marcello Iezzi, in merito alla vendita di animali alla fiera di S.Martino. Troviamo davvero indecente e vergognoso che gli animalisti e i cittadini che hanno inviato mail di protesta, siano dipinti come dei “persecutori” mentre i commercianti di animali sarebbero quelli che “amano gli animali”. I controlli tanto sbandierati quanto superficiali, nulla tolgono al connotato di barbarie di un commercio che lucra sulla vita di animali indifesi, sottoposti a stress insostenibili per la loro natura. Tali mercati, fanno soffrire gli animali per il lucro di chi non ha trovato altro lavoro, se non quello di sfruttare l’utero di qualche cagnolina di razza, facendogli sfornare cuccioli a comando, fino a morirne...Un commercio squallido, che nasconde una realtà orribile che nulla ha a che vedere con l’amore e il rispetto degli animali.Marcello Iezzi, invita le associazioni animaliste ad informare le persone sul commercio di animali tramite tavoli e materiale da diffondere. Perché non gli va a dare una mano anche lui a queste persone?Magari cominciando a non scrivere più articoli in cui si dipingono come vittime i commercianti di animali. Inutile fare sensibilizzazione quando i sindaci difendono a “spada tratta” i mercati d’animali e quando ci sono giornalisti che scrivono articoli come quello di Iezzi. Il buon giornalista è quello che non si schiera e riporta le ragioni di ambedue le parti in modo che il lettore sappia farsi la propria opinione.
Nome e cognome città.....
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