La signora Stefania Puddu compagna umana di Kira ci invia questo disperato racconto di denuncia che ancora una volta ci deve far riflettere sulla totale mancanza di tutela sanitaria dei nostri animali che oltre a dover difendersi da maltrattamenti e ingiustizie di una società prettamente antropocentrica e specista devono guardarsi bene da certi indecenti veterinari indegni del titolo conferitogli da un pezzo di carta.
Tanto per ricordarci che "veterinario" non è sinonimo di "amico degli animali", tanto per ricordarci che sarebbe ora di istituire dei pronto soccorso veterinari e che sia introdotto il reato di omissione di soccorso anche per gli animali nel codice penale.Abbiamo consigliato alla signora Puddu di rivolgersi ad un legale per valutare gli estremi di una denuncia verso i veterinari omissivi.
Verso le 23 del 5 Luglio , ci
accorgiamo che Kira, labrador di due anni e tre mesi, è strana , non sta bene ;
non riusciamo a capire come mai ma dopo alcuni minuti ci viene il sospetto che
abbia ingerito una sostanza usata qualche ora prima contro le lumachine del
basilico. Nella confezione è scritto che è una sostanza amaricante per bambini
e animali domestici e questo noi sapevamo ; non sapevamo invece che era
pericolosissima e che avrebbe ucciso la nostra Kira da li a qualche ora.
Chiamiamo il veterinario che la seguiva che ci da risposte sommarie ma
nel frattempo la cagnetta peggiora e cerchiamo altri medici . Qualcuno risponde
altri no , intanto uno di questi ci dice di darle acqua e sale per farle
rimettere la sostanza ingerita ; lo facciamo , Kira riesce ad espellere molto
di quanto ingerito ma peggiora, le vengono le convulsioni. Il medico di guardia
in paese che contattiamo, ci parla di una clinica veterinaria di Cagliari a cui
lui si è rivolto in passato, che contattiamo; la dottoressa che ci
risponde ci dice di somministrare alla nostra cagnetta del valium per sedarla.
Facciamo anche quello , non sappiamo come, ma continuiamo a cercare qualche
medico , chiamando anche i carabinieri e chiedendo info su chi possa assistere
Kira vedendo lo stato in cui è siamo disperati ma perdiamo tempo
prezioso. Niente da fare nel Sulcis, dove viviamo , non c’è un servizio di
assistenza veterinario 24 ore su 24 rimane solo Cagliari. Un amico ci dà il
numero di un veterinario che esercita nella clinica veterinaria di
Cagliari-Pirri e che, contattato, prontamente ci dice di non perdere tempo e di
portare subito Kira da lui. Lo facciamo immediatamente ma Cagliari è ad un’ora
di distanza dal nostro paese, San Giovanni Suergiu, e quel subito é
un’ulteriore ora di sofferenze . Non smettiamo di sperare; una volta
arrivati il dottore assiste prontamente e amorevolmente la cagnetta , che
intanto ha 42.8 di febbre. Bisogna aspettare, sperare e pregare che Kira
risponda bene alle cure, che queste non siano tardive ; la lasciamo lì
fiduciosi ma consapevoli dello stato disperato. Non dormiamo praticamente nulla
e, una volta arrivati a casa aspettiamo la comunicazione del medico fiduciosi.
L’sms arriva alle 6 del mattino di domenica 6 Luglio dicendoci che Kira era
deceduta. Quello che ci domandiamo noi e a cui , purtroppo non daremo mai
risposta, è :” si sarebbe potuta salvare?” Sicuramente si sarebbe potuto non
sprecare tempo prezioso con telefonate a cui nessuno ha risposto, con tentativi
disperati; sarebbe bastato trovare un medico disponibile subito e forse,
chissà… Questo è infatti il nostro cruccio ed il motivo della mia “denuncia”:
perché non c’è un servizio di assistenza che ci possa aiutare a curare i nostri
amici animali anche la notte, sempre e non soltanto durante le ore di
ambulatorio? Come può un medico rimanere insensibile di fronte al reale bisogno
di aiuto? Bisogna fare qualcosa , intervenire perché questi fatti non succedano
; le confezioni poi, dovrebbero riportare in grande la scritta “può uccidere”
perché così è stato.
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