Ancora una vergognosa fiera con gli animali esposti nelle gabbie a S.Lucia l’11 dicembre a S.Benedetto del Tronto , malgrado il “Regolamento sul benessere degli animali” deliberato dal comune fissi condizioni detenzione degli animali esposti, in merito alla misura delle gabbie, alle ore di esposizione alla protezione dal rumore, dalle luci e dalla vicinanza con la folla, per non parlare dei trasporti, sono saltate all’occhio palesi irregolarità: animali esposti in gabbie affollate con più soggetti, gabbie poste a diretto contatto con il pubblico che toccava e infilava le mani tra le sbarre , luci, folla, rumore ed esposizione oltre l’orario consentito dal regolamento ( non più di 5 ore) Non è questo il modo di trattare gli animali. Proprio come alla fiera di S.Martino a Grottammare nel novembre scorso, molti cittadini hanno espresso il loro disappunto e la loro condanna in merito; l’associazione “Arca 2000”onlus diritti dell’animale malato, aveva inoltrato fin dal 28 ottobre scorso un esposto rivolto a polizia municipale, asur, e sindaco per chiedere il divieto di tale mercato di animali, in cui esseri viventi e non certo merce, sono sottoposti ad inutile stress per le condizioni di trasposto, di stabulazione, di esposizione prolungata, ovvero tutte condizioni critiche che da tempo sono condannate dalle più sensibili associazioni animaliste in Italia. Vietare queste fiere si può e si deve, sindaci sensibili e illuminati lo hanno fatto ( Ancona, Positano, Pavia, Bologna, solo per citarne alcuni)Cosa si aspetta a S.Benedetto e Grottammare? Ieri sul posto per i controlli dovuti, c’erano solo le guardie zoofile volontarie della Lida (lega italiana diritti animali) intervenute su propria iniziativa personale. Dov’erano i vigili e la Asur che erano comunque stati sollecitati ai controlli?
L’associazione “Arca 2000” supportata da centinai a di cittadini, chiede all’amministrazione comunale se vi sono stati interventi delle autorità preposte ai controlli, visto che per quanto riscontrato gli animali risultavano detenuti in palese violazione al regolamento sul benessere degli animali ed oltre l’orario consentito dallo stesso: fermo restando che i controlli, nulla tolgono ad uno squallido mercato che mercifica gli animali veicolando un messaggio diseducativo che legittima condizioni incompatibili con la loro natura. Un mercato solo da vietare.
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