Passa ai contenuti principali

le vergognose affermazioni del sindaco di San benedetto del Tronto che non vieta i botti di Capodanno


LE VERGOGNOSE AFFERMAZIONI DEL SINDACO DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO CHE NON VIETA I BOTTI DI CAPODANNO Gli animali non rigraziano

Ecco cosa dichiara al Segnale http://www.ilsegnale.it/?p=27224 il sindaco di San Benedetto del Tronto: “ “L’auspicio che questa difficile fine del 2011, contrassegnata dalla crisi diffusa di disponibilità economiche, segni anche un’inversione di tendenza in questo campo: non ho ritenuto necessario predisporre un’ordinanza sul modello del provvedimento emanato dal Comune di Torino ma credo – conclude il sindaco – che i contenuti di quel provvedimento, che condivido in toto, siano recepiti a beneficio della serenità di tutti i cittadini che intendono festeggiare senza paura e, non ultimi, dei nostri amici quattrozampe che, come sappiamo, durante la notte di S. Silvestro sono quelli che patiscono di più».
Capito bene? Non ha ritenuto necessario predisporre un provvedimento di divieto! Allora che lo condivide a fare!!!! A parte il fatto che la sua sensibilità verso i quattrozampe è tutta da verificare e ne sanno qualcosa le associazioni animaliste,,,,,ma certe affermazioni sono un’offesa e una presa in giro ai tanti cittadini e animali che da anni subiscono le feste fracassone di piazza con tanto di botti finali autorizzate dal sindaco stesso che gli conferisce la qualifica di “pubblica utilità” come avvenuto lo scorso anno e avverrà anche per la festa di Capodanno super fracassona che si è svolta nella pubblica via del paese, promossa da un’associazione di cattolici ( senza vergogna!!!!)I giornali come al solito ignorano i nostri comunicati che smentiscono il sindaco e condannano i botti!
Sommergiamoli di proteste!!!! Grazie a tutti coloro che invieranno e appoggeranno la nostra protesta per affermare la verità mistificata con la complicità di certa stampa locale. http://www.rivieraoggi.it/2011/12/29/134028/botti-di-fine-anno-gaspari-predica-prudenza-limitatene-lutilizzo/

Protestiamo con il sindaco, con la redazione del Segnale e degli altri giornali locali che ignorano sempre i nostri comunicati ma pubblicano solo i comunicati del sindaco e senza contraddittorio:

Scrivere tutti numerosi (copia e incolla) a :
sindaco@comunesbt.it
redazione@ilsegnale.it;info@rivieraoggi.it; cronaca.ascolipiceno@ilcarlino.net;sbenedetto@ilmessaggero.it; sanbenedetto@corriereadriatico.it;


“Spett.Sindaco di San Benedetto del tronto, abbiamo letto le sue affermazioni rilasciate sul giornale online “Il segnale” in cui dichiara in merito al divieto di sparare botti a Capodanno emesso da 830 comuni italiani: “non ho ritenuto necessario predisporre un’ordinanza sul modello del provvedimento emanato dal Comune di Torino ma credo che i contenuti di quel provvedimento, che condivido in toto, siano recepiti a beneficio della serenità di tutti i cittadini che intendono festeggiare senza paura e, non ultimi, dei nostri amici quattrozampe che, come sappiamo, durante la notte di S. Silvestro sono quelli che patiscono di più”
Se condivide in toto l’ordinanza perché non ha seguito l’esempio del sindaco di Torino? Inutile parlare e poi non fare perché così facendo le sue parole non risultano sincere!
E perché allora il comune autorizza, organizza e patrocina con tanto di qualifica di “pubblica utilità” feste di piazza fracassone con botti di mezzanotte ?
Dimostri con i fatti di essere dalla parte di animali e delle persone civili, dando un segno concreto di civiltà ed emanando un’ordinanza di divieto, come fatto da tanti comuni italiani. Il sindaco di Bari lo ha fatto oggi stesso e senza tanti giri di parole, è ancora in tempo!!!!

Nome cognome e città

Commenti

  1. se veramente il sindaco di san benedetto del tronto avesse a cuore animali e persone avrebbe già vietato i botti di Capodanno come hanno fatto 830 comuni italiani che hanno dato un tangibile e concreto segnale di civiltà. Gli animali hanno bisogno di fatti e non di chiacchiere demagogiche!

    RispondiElimina
  2. egregio sig sindaco al molo sud che sia capodanno la notte bianca la festa della marina...E SEMPRE LA SOLITA SOLFA.....se potessero parlare...quei gatti....mmmmmm sa cosa direbbero.....ed LA LORO MAMMA altrettanto e anche diPEGGIO.

    RispondiElimina

Posta un commento

si prega di utilizzare sempre toni civili ed educati pena la rimozione del post

Post popolari in questo blog

Come reperire un Consulente Tecnico di Parte Veterinario legale per le perizie

  COME TROVARE UN VETERINARIO LEGALE  PER LE PERIZIE IN CASI DI MALASANITA' ANIMALE Molto spesso i familiari umani degli animali vittime di malasanità animale si rivolgono alla nostra associazione per avere un nominativo di un veterinario esperto in medicina legale per le perizie necessarie a stabilire le cause di danno o decesso riconducibile a responsabilità medico veterinaria. Non abbiamo referenti accreditati in tutta Italia, ma solo in alcune zone, per questo rinviamo ai contatti con i periti che sono negli elenchi dei Tribunali di ogni Provincia italiana.  Nei siti istituzionali dei tribunali ci sono pagine dedicate agli albi del consulenti e periti, divisi per categoria. Per essere iscritti in questi albi bisogna fare richiesta al tribunale. Questi sono i nomi che, indicativamente, scelgono i giudici, ma sono liberi di sceglierne altri. Volendo, anche i privati possono orientarsi su questi nomi.   Alleghiamo il link di un paio di esempi - https://www.tribunale.pavia.giusti

ricordando l'orso Gigi balla

C’era a Livorno il “parterre” (così veniva chiamato), un giardino zoologico che fortunatamente oggi è rimasto solo giardino. Gli animali sono stati trasferiti agli inizi degli anni ’90. Tra questi animali ce n’era uno in particolare, un orso bruno che veniva chiamato da tutti i livornesi Gigiballa. Questo nome derivava dal fatto che quest’orso ballasse veramente. Era l’attrazione dello zoo. I genitori portavano i figli a vedere lo “spettacolo” di questo animale e tutti ne ridevano. La verità però era che l’orso “ballava” perché aveva male ad un dente. E, ballando, emetteva un urlo quasi angosciante, come richiesta d’aiuto. Quest’orso è morto, all’età di 33 anni (età considerevole per un orso), nell’estate del 2007 nella riserva naturale dell’Orecchiella, in provincia di Lucca, dove era stato trasferito nel ’92. Perchè nessuno ha curato quel povero orso, pur sapendo del suo malessere? Probabile che non si presero provvedimenti perché  rimanesse un attrazione. Una delle tate storie di

Divieti nei supermercati: Bambini sì, cani no?

  BAMBINI CON LE SCARPE NEI CARRELLI DEI SUPERMERCATI Che buona parte del popolo italiano manchi totalmente di un'educazione all'igiene si vede anche dalla diffusissima abitudine di trasportare, nei carrelli dei supermercati, i bambini con le scarpe a contatto del vano alimenti. Chiamiamola maleducazione, inciviltà o totale menefreghismo delle regole basilari dell'igiene (tra l'altro sancite anche da regolamenti delle Asur locali) però un interrogativo nasce spontaneo: perchè i bambini sì e i cani no? Perché nessun direttore o commesso osa riprendere  genitori, nonni e parentado vario che ficcano la figliolanza nei carrelli con le scarpe sporche e invece, mettono alla porta i cani? Anni fa, in quel di Ascoli Piceno, un supermercato si attrezzò, perché i cani potessero entrare con i loro compagni umani a fare la spesa. Ai tempi, si scomodò perfino  Michela  Brambilla, giunta sul posto con uno stuolo  di fotografi  per esultare  e documentare. Lodevole iniziativ