Animali: su Trenitalia trasportati come sardine in scatola!
di Daniela Ballestra
Gli animali d’affezione, cani e gatti sono stati ammessi a viaggiare su Trenitalia a condizioni a dir poco ingiuste e al limite del maltrattamento. I cani di piccola taglia devono stare rinchiusi in trasportini le cui dimensioni sono uguali ad una gabbia di contenzione, quali che siano le condizioni atmosferiche. Peccato che sui treni tedeschi e austriaci, invece, i cani viaggino vicino ai loro compagni umani, tenuti in braccio o sul sedile. Altre civiltà chiaramente, se per civiltà s’intende anche il modo con cui si trattano gli animali. I nostri amati cagnolini o gatti non sono tigri feroci, e si comportano molto più educatamente delle persone (per non parlare dei bambini). Allora perché ammettere al viaggio in treno gli animali a condizioni al limite del maltrattamento? chiusi in trasportini soffocanti di plastica o addirittura in vere valigette con tanto di cerniera. La conseguenza di tale trattamento è sotto gli occhi di tutti: il 3 agosto sul binario 7 della stazione di Bologna, una donna teneva il suo cane chiuso in una sorta di valigetta mignon. Il caldo era micidiale e la povera bestiola avrebbe voluto uscire da quella gabbia di contenzione, invece, lo aspettavano ore di viaggio in quella trappola soffocante! La donna non dimostrava la minima pietà per la bestiola, ed era insensibile al suo abbaiare disperato! Quando è passato un treno, fischiando, il cagnolino ha lanciato un urlo terrorizzato....alla fine, quella donna senza cuore ha preso quella specie di valigetta e il suo contenuto animato, trascinandola per le scale. Ho visto il povero cane rotolare come una palla all’interno di quell’ abitacolo soffocante e mi sono chiesta come si può trattare così una creatura vivente e senziente. Questo è il risultato degli scriteriati e ingiusti provvedimenti di Trenitalia, che essendo appunto una rete ferroviaria italiana, dimostra ancora una volta l’arretratezza dell’Italia in fatto di considerazione degli animali.
Faccio presente che nessuna delle centinaia di persone che erano presenti sul binario ha mosso una parola di pietà a favore del povero cane che abbaiava disperato, rinchiuso come una sardina in scatola.
E' ora di smentire tutta la pubblicità che viene fatta con encomiabili lodi a Trenitalia, per aver ammesso gli animali a bordo.
Sì, ma a quali condizioni???
sottoscriviamo questo appello:
Scriviamo (copia e incolla) il seguente messaggio e inviamolo a:
f.fabretti@ferroviedellostato.it
cc: info@lacoscienzadeglianimali.it
info@michelavittoriabrambilla.it
cronache_italiane@ansa.it
arcanimali@tiscali.it
Spett. Trenitalia , con la presente vogliamo protestare contro l’ingiusto provvedimento di far viaggiare gli animali sui treni a condizione che vengano chiusi in trasportini (tra l’altro, non omologati). Questo mezzo di contenzione è inutile e dannoso, sia per le dimensioni e le manifatture inadeguate, sia per le condizioni climatiche e lo stress subito dall’animale chiuso al suo interno. In molte ordinanze per il benessere degli animali emesse dai comuni è proprio vietato detenere animali in spazi angusti. Se si vuole accampare la giustificazione (semmai ce ne fosse una) che un cane può essere fastidioso per i passeggeri, allora dovremmo richiudere nei trasportini migliaia di viaggiatori umani!
Sulle ferrovie tedesche, i cani viaggiano al guinzaglio e vicino al sedile del loro fedele compagno umano! Nessuno si sognerebbe mai di chiuderli in un trasportino!
Invece, nelle stazioni italiane e sui treni, scene pietose di animali sofferenti chiusi nei trasportini sono all’ordine del giorno!
Non si può legittimare una simile barbarie in una società in cui la sensibilità e la coscienza verso i diritti degli animali pretendono di essere regola di vivere civile.
V’ invitiamo, pertanto, a rivedere l’iniquo provvedimento
Aspettiamo riscontro alla presente
Cordiali saluti
Sapevo di questo "progresso" di Trenitalia ma sapevo anche che c'era la fregatura x cui non mi sono neanche preoccupata di saperne di più e cmq da quando c'è Kim nella mia vita non ho più messo piede in un treno.
RispondiEliminaDaniela, guidatrice felice :-D