Su "Professione Veterinaria" n.8/2016 è stato pubblicato questo interessante articolo con parere della Cassazione in ordine al Consenso informato in medicina umana, a conferma di quello che Arca 2000 da tempo sostiene, ovvero che il consenso informato, fornito con moduli generici poco dettagliati su patologie, rischi, ed eventuali controindicazioni non sono affatto esaustivi, nè ottemperano al principio di trasparenza per cui il consenso informato dovrebbe essere principale garante. Purtroppo, non esiste un analogo parere per la medicina veterinaria, e in mancanza di una normativa specifica, agli animali si rifila la cartaccia, la velina spiegazzata, tanto per dare una parvenza raffazzonata e perniciosa di ipocrita "professionalità". E con quel modulo generico, scritto a proprio piacere, fanno anche bella figura davanti al cliente ignorante e sprovveduto, che non sa, non s'informa e non è informato, che firma e aspetta, perché c'è solo da sperare che non accada nulla, perché quando va male, sono dolori. Moduli generici, semplici liberatorie per "parare le spalle" dei veterinari, carta straccia. Tanto sono solo "animali", lo pensano i legislatori, i politici che non legiferano, e gli stessi veterinari impuniti e contenti, a fare il loro mestiere da commercianti di anime. Malasanità e malagiustizia, a quanto pare, vanno a braccetto. Noi non ci rassegniamo.
C’era a Livorno il “parterre” (così veniva chiamato), un giardino zoologico che fortunatamente oggi è rimasto solo giardino. Gli animali sono stati trasferiti agli inizi degli anni ’90. Tra questi animali ce n’era uno in particolare, un orso bruno che veniva chiamato da tutti i livornesi Gigiballa. Questo nome derivava dal fatto che quest’orso ballasse veramente. Era l’attrazione dello zoo. I genitori portavano i figli a vedere lo “spettacolo” di questo animale e tutti ne ridevano. La verità però era che l’orso “ballava” perché aveva male ad un dente. E, ballando, emetteva un urlo quasi angosciante, come richiesta d’aiuto. Quest’orso è morto, all’età di 33 anni (età considerevole per un orso), nell’estate del 2007 nella riserva naturale dell’Orecchiella, in provincia di Lucca, dove era stato trasferito nel ’92. Perchè nessuno ha curato quel povero orso, pur sapendo del suo malessere? Probabile che non si presero provvedimenti perché rimanesse un attrazione. Una delle tate stori...
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